30 marzo 2006

Dovevo 7 denari a Santippe ed 11 ad Eutifrone. Glieli restituii. Saremmo stati pari, se non fossimo stati in 3.

Avevo paura di togliere nuovamente il cappuccio alla mia penna rossa preferita; ero sicuro fosse eplosa. Ma poco fa ho preso il coraggio per le corna e l'ho scappucciata. Un'eiaculazione di inchiostro rosso. Allora ne ho preso la punta e l'ho strofinata contro il mio braccio destro, nella piega tra avambraccio e braccio. Agli antipodi del gomito. Lì, dove nasce la vita. Ora indosso una rappresentazione della passione. La politica si risolve nella decisione tra chi e come vadano spartiti i soldi. Il dibattito politico si risolve nel chiedere che chi abbia troppo dia a chi abbia troppo poco, da parte di chi ha abbastanza, ma non vuole dare. Crogiolo ipocrita. Egregio signor Me, forse dovresti cambiare. E se fossi già cambiato? Forse dovresti smettere di nasconderti pensando di essere il migliore e affrontare la sabbiosa mediocrità. Prendi quello che conta veramente e buttalo via. I migliori giorni della *mia* vita, li devo a te. Ora prima di andare via, aspettami. Ti raggiungo e davanti ai tuoi occhi distruggo la foto che non ci ritrae. Che non ci ritrae sorridenti. Scocca la metà della notte. Rimangono scene di brutti film, e brutte scene di film. Buonanotte anche a te che sei cattiva.

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