17 marzo 2015

Io, se fossi un architetto, annegherei

Invidio le piante che crescono sul tetto degli edifici. Invidio la cosa che hanno gli insetti al posto della bocca. Invidio le fiamme che nascono all'inferno. Invidio la luce che arriva da tre punti. Invidio le lettere degli alfabeti non ancora inventati. Invidio la terra con gli alberi aggrappati. Invidio la cronometria dei muscoli involontari. Invidio anche i muscoli preterintenzionali. Invidio l'odio dei gabbiani. Invidio le forme irregolari che tessellano il piano. Invidio le parole che si scambiano il vento e i vetri delle case abbandonate. Invidio i nomi propri che iniziano con una lettera minuscola. Invidio la corda stretta intorno ai polsi. Le manie nascono sui polsi e ci tornano per morire, come certi animali stanchi.