07 luglio 2015

Un chiasmo allo stomaco

La nostalgia dei pipistrelli, io l'ho già.

vicenda prima - Era in trappola: lo costringevano a desiderare, e tutto ciò che riusciva a formulare era la voglia di stelle cadenti.

vicenda seconda - Se ne andò, e lasciò al suo posto un'edizione speciale della Settimana Enigmistica. Nessuno, per lungo tempo, si accorse della differenza.

vicenda terza - Dopo la sua morte allestirono una mostra con oltre 100 delle sue parole. Alcune inedite, molte provenienti da collezioni private.

Nel bazaar si può comprare di tutto. C'è un uomo, con il suo tappeto, che vende oggetti per meravigliare i bambini. Vende quello che uomini e donne acquistano per fare una sorpresa ai propri figli, o per portare un dono ai figli di amici lontani. L'articolo più ambito è il cielo da stellare. I bambini possono divertirsi a stellarlo stando dentro le righe tratteggiate o uscendo liberamente dal tracciato; alcuni seguono minuziosamente le istruzioni, altri inventano stellazioni surreali e impossibili. Per i bambini più piccoli si possono prendere i cieli già stellati. I grandi glieli illustrano ad alta voce, ne reinventano lo svolgimento, indicano con il dito dove si snoda la storia. A volte fanno anche le voci.

Il lettino disabbronzante che ti succhia fuori l'estate.

Se valgono i personaggi di fantasia, allora anche una perversione può essere una figura alla quale ispirarsi.

E' noto a pochi che, nei suoi anni giovanili, il famoso compositore Arnold Schoenberg si sia dedicato anche a generi musicali più popolari. In particolare, durante l'estate dei suoi ventisei anni, scrisse un brano che spopolò nelle sale da ballo. Ancora oggi è possibile sentir passare in radio quella canzone, il SuperDodecafone.

La missiva noiosa: un epistolotto.

L'etica lavoratrice protestante di Martin Luther King: I have a dremel.

Così affascinante, distesa al sole: eri la lucertola dei miei occhi.

Di tanto in tanto mi allungo per toccare le cose che non ci sono. E ci riesco.

Se l'insieme di quello che ricordiamo è un campo vettoriale, alcune forme di follia, oltre che certi sentimenti, devono assomigliare a curve chiuse. Così possiamo usare il teorema di Kelvin-Stokes per misurare quanto ci è girata la testa.

Il mio naso va a sbattere contro il tuo. Ci si appoggia da un lato, troppa foga. Si ritira e lo attacca sul fianco opposto. E' un moto di rivoluzione che bilancia altre rotazioni, altri mulinelli. E' una scherma e uno scherno. Sono le nostre proboscillazioni.

Eravamo più semplici di così, e le nostre parole erano rametti. Li sfrondavamo delle foglie più grandi per farne una confusione tagliente tra nerbo e verbo. Li spezzavamo in rametti più piccoli, in modo che potessero stare dentro una mano chiusa.