23 luglio 2006

Occulta richiesta d'aiuto

E' in viaggio per una destinazione nuova. Più che un viaggio, è un esodo. Con lui ci sono i suoi amici, ed una sua amica. Viaggiano con l'auto di lui, in mezzo ad altre centinaia di persone. Il viaggio li spinge in un labirinto, nel quale sono costretti a districarsi tra stanze anguste e montacarichi. Lui è un buon guidatore, ma centinaia di queste manovre lo mettono a dura prova. Decidono di distaccarsi dal gruppo e rimanere con coloro che hanno la macchina, ma nessuno sa come ne usciranno. Allora lui decide di andare: andare alla ricerca dell'uscita, o di una guida verso l'uscita. Attraversa stanze sempre più buie e sempre più fatiscenti. Scende alcune piani di scale, accompagnato solo dal risuonare sordo dei suoi passi. Incontra infine un uomo in divisa che gli dice: "Noi stiamo per sbarcare sulla grande isola, dovete sbrigarvi a raggiungerci". Di corsa, torna indietro. Poco prima di arrivare agli altri, trova sul suo cammino una figura umana. E' alta, forte, ma non riesce a scorgerne alcun tratto, è troppo buio. Fa alcuni passi per avvicinarsi. E l'orrore. Non ha tratti, è completamente scura. Nera, senza volto, senza pelle: come lo sarebbe una silhouette, ma in tre dimensioni. Corre via disgustato, e come accecato raggiunge gli altri, urlando: "E lì, è uno spawn".
Eccoli giunti alla terra che nessuno gli aveva promesso. Esplorano un campo, il sole è alto, c'è un solo albero, ma che non produce ombra a sufficienza per tutti. Gli steli delle piante mosse dal vento sono alti e dorati, ci si può affondare fino al ginocchio. Lui è scalzo. Lei lo tiene per mano. Gli dice: "ancora di più". Lui apre la sua mano ed intreccia le sue dita a quelle di lei. "Così va meglio?" - "Sì". Si dividono, e si ritrovano più tardi tutti insieme. Lui la cinge con un braccio, per dimostrare che è cosa sua. Anche se non dovrebbero, perchè entrambi sono di qualcun altro. Ridono, tutti bevono un po' troppo. "Andiamo a casa mia" dice a tutti lui, che pensa a lei.
Fa di tutto e alla fine ci riesce, si appartano in camera sua. Lui la bacia e la stringe, lei accetta ma è passiva. Si spogliano e l'unico desiderio di lui è farle raggiungere il piacere. Un orgasmo in cambio di tutto quello che lei è, un ringraziamento per come lo fa sentire bene.
Dannazione, qualcuno bussa alla porta. "UN ATTIMO!". Lui si riveste alla bella e meglio. Lei si nasconde sotto le coperte. Lui liquida lo scocciatore con due parole. Torna da lei, ma lei si è addormentata. La saluta con un bacio sulla spalla, ed esce. In lacrime.


(se solo fosse vero e mai più come prima)

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