12 luglio 2006

Improbabile raccolta di stelle cadute

Mi scuso in anticipo per le banalità che scriverò.

Primo) Una delle bellezze della scrittura, è che puoi applicarla come un funzione ad ogni ambito della realtà e dell'esistenza. Si può persino scrivere della scrittura e, come sto facendo io, scrivere dello scrivere della scrittura. Prendi un qualunque insieme e applicaci la trasformazione "scrittura", otterrai sempre un insieme non vuoto. Ad esempio: it.discussioni.sessualità + it.arti.scrivere = it.sesso.racconti (sono newsgroup questi).

Secondo) L'ho visto fare ai nostri eroi mondiali: riprendevano, con le loro videocamere, la folla che li acclamava. Allora, facciamo ordine:
-I calciatori diventano famosi perchè ripresi dalle telecamere delle tv di tutto il mondo
-La gente va a vedere i calciatori perchè sono famosi
-La gente riprende i calciatori con le proprie telecamere
-I calciatori riprendono la gente che li riprende
-La gente riprende i calciatori che riprende la gente
-Le telecamere della tv riprendono i calciatori che riprendono la gente che riprende i calciatori che riprendono la gente
La banalità qui sta nel fatto che si registra un evento invece di viverlo, per poi potersi ricordare com'è stato viverlo. Quando invece non lo si è mai vissuto. La banalità e il paradosso.

Terzo) La prima volta che mi è caduta la penna rossa sotto il divano, l'ho raccolta. La seconda volta devo essermene dimenticato. Quando ieri sono andato a cercare la penna, non l'ho trovata. E nemmeno mi sono ricordato di averla fatta scivolare sotto il divano, visto che evidentemente l'avevo già raccolta una volta. Tu chiamali, se vuoi, ricordi parziali ad alto livello.

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