26 gennaio 2010

Puoi fidarti di me, ho ingoiato un lucchetto

Si vuole ora dimostrare come la parola "amore" rappresenti un jolly per tutti coloro che aspirino a scrivere una similitudine, od un arguto aforisma. Segue una dimostrazione per enumerazione, tentando l'autore improbabili accostamenti. È dunque lasciato all'accorto Lettore il giudizio sulla bontà della tesi.

L'amore è come un tubetto di dentifricio: quando qualcuno lo usa, la volta successiva sarà piu' difficile tirarne fuori qualcosa.

L'amore è come un cassonetto dei rifiuti: per incontrare qualcuno che se ne prenda cura bisogna attendere la notte.

L'amore è come la cisterna d'acqua del water: si svuota molto facilmente, ma dopo serve del tempo prima che possa essere usato di nuovo.

L'amore è come l'Ucraina: sei sicuro che esista, ma non sai quante persone ci siano dentro.

L'amore è come l'inferno: "Da fuori sembrava meglio".

L'amore è come un carapace: ti ci puoi nascondere dentro, soprattutto quando cercano di calpestarlo.

Funziona con tutto, davvero.

3 commenti:

Ukiyoe ha detto...

Non sono d'accordo su nessuna similitudine da te scritta... Ma credo lo stesso che l'amore si presti bene a molti confronti (ahimè)...

gosub ha detto...

Neanche io sono d'accordo, è quello il punto. Era solo uno sfogo contro la stereotipizzazione e banalizzazione del linguaggio (e del linguaggio dei sentimenti, cfr. facebook). Mi sa che ci volevano più iperboli.

Ukiyoe ha detto...

No no, non credo ci volessero più iperboli..