31 luglio 2008

La mia banda non conosce roccia

Certe volte lascio che in quello che dico cadano alcune parole, alcune parole diverse. Mi guardo intorno e cerco risposta in una pupilla che si dilata un millimetro di troppo, o una testa che si volta con eccessiva veemenza per nascondere disinteresse. Certe parole che dovrebbero risuonare come campane spaccate in altrui terremoti. Complicità miste rose. Desisterei, quando certi apostrofi apparentemente banali suscitano un'ilarità spiccia e immotivata. Faccio l'ultimo tentativo, appuntando una preda al mio vaniloquio. Vedo quelle stesse parole frangersi in schegge appena prima di colpirla, mancarla del tutto, e conficcarsi nella parete alle sue spalle, arrampicata di rose feroci. La trasmissione del pensiero fallisce in sguardi abbagliati dalle luci di scena.

Ci sono due tipi di persone che dicono "mai": quelli che, prima o poi, finiscono per non mantenerlo e quelli che, per mantenerlo, fanno cose ancora peggiori. Io non sarò mai una di queste.

La tua bella pelle che si rispecchia in tutta la lucidità necessaria all'odio. Il trucco trasforma parte di te nelle grazie di parole gotiche. Sovraesposti, i difetti... quali difetti? Io non vedo niente. Non capisco come tanta bellezza non ti faccia scoppiare i capillari: quando ci provi troppo forte diventi il mostro di te stessa. La passione è una tela e tu sei Penelope.

Fai bene, fai male e altre insostenibili dicotomie.
Sopracciglia orizzontali e ben distanziate.
Pensare di poter risolvere tutti i problemi con una cravatta.
Cosa vorresti sapere dei sudori freddi di Giulio Verne?
L'uomo dai capelli forforescenti diceva: "Hai voglia a filosofare se nessuno sta a ascoltare".
Pustole di felicità e vesciche di spensieratezza. Scoppiano gaie in attriti ladri di piacere.
E una borsa piena di misantropia (siete buoni nel modo sbagliato).
Il dubbio di spalle altrui e la tua testa che si appoggia su quegli stessi dubbi.
Per peccati più profondi, una croce bidimensionale non basta.
Credevo di essere sulla superficie di un nuovo pianeta e invece era una pesca.

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