21 giugno 2007

La notte che fummo inventati

Ho voglia di correre tanto, e come succede ai maratoneti, che il mio corpo prenda a mangiare se stesso per sopravvivere allo sforzo.
L'unione di tutto ciò che è ironico e tutto ciò che è vero.
Le foto fatte insieme alla gente famosa sono la prova di quanto poco stimi te stesso importante.
Sarai pure intelligente, ma con che criterio scegli le persone da tenerti accanto? Che poi giudicare qualcuno dalle persone di cui si circonda è impossibile, nascono solo paradossi.
Il sonno della regione genera mostri architettonici.
Io sono la gomma, tu la colla.
Mi disprezzo. Mi sputo in bocca da solo.
Ancora non posso scrivere una storia; prima mangerei il mondo.
Potrei spiegarti come mi sento, ma dovrei prenderti a pugni nello stomaco.
Sono arrabbiato. E non mi passa.
Questa era una pelle, questo era uno sfogo.

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