28 marzo 2006
Con le mie mani sul tuo io collo prendo il controllo
La difficile scelta tra impallidire e arrossire. Ci mancano tante di quelle parole, siamo così approssimati. Tutte le sfumature di colori, di profumi, di sensazioni tattili che non hanno un nome. Ci trasciniamo dietro una sinestesia perpetua ai danni del nostro senso più sopravvalutato, più sovraeccitato. Un adulto medio avrà un vocabolario non superiore a qualche migliaio di termini. E l'eccessiva esposizione ad inconografia femminile sovrastimola la produzione testosteronica nel maschio adulto. Ci deve essere una connessione, deve. A volte provo la sensazione di essere personaggio minore in una storia a fumetti. Troppi momenti in bianco e nero, troppe nuvolette di pensiero, troppe storie che si chiudono su stesse come fogli rilegati. La mitologia pop e quella religiosa hanno qualcosa in comune, negano la morte. Se sei buono - vai all'inferno. Se sei cattivo - vai in paradiso. Se sei il re - continuerai ad essere avvistato nelle più amene località della provincia americana. Ma che problema avete col nulla? Perchè i personaggi della storia infinita ne hanno un tale terrore? Perchè lottare contro l'avanzata del nulla? Nichilismo ed entropia sono più dolci dell'ambrosia. Non conosco gli sviluppi più recenti della filosofia moderna, ma la questione nichilista è stata risolta? Cosa si può ribattere a "nulla conta"? Newton m'ha detto che Achille prima o poi raggiunge la tartaruga. Newton mi manca. Anche Maxwell mi manca. Einstein no. Einstein era un impostore. Ci mancano le parole. Cos'è il piccante? (non certo un sapore) Come si chiama la sensazione di piacere che provo nell'esplodere le piccole bolle d'aria ricoperte di plastica dei fogli da imballaggio? Come distinguo il senso di appagamento che provo quando un giro armonico di accordi si risolve sulla dominante e quello che provo nel capire in anticipo il colpevole nelle puntate di CSI? Bah. Lo so, è stupido. Fatti una foto con indosso un paio di cuffie, o degli occhiali dalla montatura *sbarazzina* e sarò felice. I sardi alla luce ultravioletta sembrano negri. Lo so, è stupido.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento