16 dicembre 2006
Volontà di (andare a) Potenza
Cammino di notte, senza musica, puro, con un libro in una tasca e l'accendino nell'altra. Mi fa male un tallone, ma se zoppico per un po' credo mi passi. Le vetrine spente mi guardano passare con una giacca troppo grande e un paio di scarpe troppo leggere per la stagione. Perchè dovrebbe essere inverno, ma stasera non fa freddo. Prima guardo avanti, e noto i lampioni illuminati, allineati, illimitati. Poi punto a terra, con passo spedito: sul marcipiede qualcuno ha scritto "IO e TE". La gente monta gli addobbi di natale e li lascia accesi la notte, ma di notte li nota solo la gente triste. Cammino ed è bellissimo perchè non accade niente. Non devo fare caso alle direzioni e mi è concesso il tempo che agli altri è sottratto. Tiro fuori le mani dalle tasche perchè fa troppo caldo e le metto dietro la schiena, una nell'altra: ci sento dentro il sangue che circola e pulsa forte. Anche i semafori pulsano in un modo nuovo, che non avevo mai visto prima: il giallo e il rosso insieme. Vuoi faccia attenzione quando attraverso o quando non attraverso? Passano diverse coppie, qualche donna sola piena di borse, nonostante i negozi siano tutti chiusi da diverse ore, ma soprattutto tante compagnie asimmetriche: un uomo e due donne, due uomini e una donna, tre uomini ed una donna. Quando torno indietro sono alle ultime boccate e non riesco più a nascondermi il fastidio al tallone. Riesci a indovinare?
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