Guarda fuori della finestra della tua cucina. Avvicina quel piccolo soprammobile per osservarlo meglio. Siediti sul tavolo della cucina. Apri la scatola delle caramelle e mettine due in tasca.
Siamo fatti di plastica plastica plastica, stiamo fermi in posa posa posa, lo sguardo fisso nel nulla nulla nulla. All'ultimo istante il tramonto manda le nostre ombre lontanissimo. Cappello da giullare e petto scheletrico, denti da squalo e ferite stanche. Nello spazio che li separa hanno messo fiocchi e lampi, fiocchi e lampi, fiocchi e lampi. Sto costruendo la mia base con pareti di coperte e tetto di cuscini: a nessuno è permesso l'accesso, eccetto chi non lo desidera. In cerca del tuo equilibrio, il mio suggerimento è di muovere la tua coda. Gente famosa che non voglio incontrare. Non andare non andare non andare. Un attimo che tremo. Il silenzio sa dove voglio andare, io mi lascio guidare.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento