07 giugno 2006

Questo è un incentivo all'imprenditoria giovanile

Al mondo esistono molti signori, ma ai signori non esistono molti mondi. Questo è certo, più che certo. Voglio raccontare però di un gran signore. Questo gran signore era un signore Pacifico, che teneva sempre Gli Occhi Al Cielo. Aveva a cuore i suoi lettori, e ci teneva a non ferirli, ma questo gran signore non sono io, no. Almeno non stasera, quindi sarò me. Preparatevi, bravi lettori del nostro affezionatissimo gran signore, ad essere feriti. Preparatevi, si, al turpiloquio e alla pornografia.


Ossequiosamente vostra…
(sguardo malefico e ghigno sono compresi nel prezzo)

P.S. Non me ne frega un cazzo se non lo finisco prima di mezzanotte.


Voglio dedicare questo post alle persone noiose, a quelle stupide, a quelle che non so…insomma…
Ieri sera ad una festa di compleanno. All’inizio un po’ di noia, ma poi tutto si è sistemato…ad un certo punto questo ragazzo, peraltro il ragazzo di una mia amica, si mette a fare il sacerdote. Involontariamente, certo. Cosa che S. gli fa subito notare. (S. fa subito notare tutto, tranne quando hai le labbra sporche di gelato. Te lo dice dopo mezz’ora che cammini in mezzo alla gente e, accorgendoti degli sguardi strani che ti vengono buttati addosso, le chiedi: “ma ho le labbra sporche di gelato?” e lei: “eh…si”). Lui a questo punto accentua. Devo avergli fatto un po’ tenerezza. Stavo appunto sporgendomi fuori dal terrazzo per lacrimare addosso ad un signore in bicicletta, con la seria intenzione di farlo fuori. Oh! Io non dedico post a nessuno. Mi guardava in modo strano, l’ha fatto per tutta la serata. E non avevo le labbra sporche di gelato, sia chiaro.
Non è un buon periodo, no. Non so neppure scrivere ora. Mi cospargo il capo di cenere. Scusami, scusami, scusami. Sono brava eh?
Ohhhh lover, iu sciuld’v cooom ooover… cos its noo tu leeeiit…

Seduta sulla sedia a gambe incrociate, vestita di nero, mangiava contemporaneamente le unghie dei due pollici, congiungendo i due pugni chiusi delle mani. Le mangiava. Sembrava che pregasse. Poi, sempre guardando in basso, si tormentava un ricciolo con entrambe le mani. Le sue mani erano inseparabili: mangiava con entrambe le mani, scriveva con entrambe le mani, picchiava con entrambe le mani, si masturbava con entrambe le mani. E guardava entrambe le mani; guardando disse: “Senti, mi dispiace…io…non so essere perfetta. Davvero, ce la metto tutta, ma non mi riesce. Credo che sia meglio morire un po’, si…mi dovrei calmare…morire un po’…morire un po’…morire un po’…morire un…morire…mor…mo…m…mmm”

16. Ehm…direttore? Io avrei finito…
17. Ohhh, bene bene…che dici ti andrebbe di…
18. Cough! Cough! Mi scusi…questa tosse…(il direttore è un porco!)
19. Dicevo…
20. Si, si, signor direttore…a domani. Passi anche lei una buona serata…

Sbam! <- Porta che viene chiusa sbattendo, non si sa se dal direttore o dalla ragazzetta. Non si hanno per ora notizie certe.

Nessun commento: