I miei sogni sono sempre racconti di imbarazzo o di romanticherie.
Il punto di sutura è una unità di misura eccessivamente approssimativa.
Non ho ancora capito se il futuro è meglio del passato o se il passato è meglio del futuro.
Ma ho capito che il passato non esiste.
Tutti i miei ricordi sono nascosti dentro i miei muscoli, nella ripetizione del già atto.
Dopo tutto questo tempo faccio ancora confusione tra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande e negativo.
L'idea che più infinito e meno infinito si tocchino, chissà dove, nell'infinito degli infiniti, è una idea molto rincuorante. Quasi sessuale.
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