Questa è mezzanotte e mezza. Ecco le mie labbra, solleticate dal senso dell'assurdo, dalle notti che sanno di rivoluzione, da quei ganci che tengono nascosto un mondo.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco che tornano a farsi desiderare la colpa dei sensi, il perdono mai richiesto. E non c'è nessuna pozione ad avvelenare il sangue.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco che tutto è cambiato e non è cambiato niente, per reiterare un luogo comune.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco di nuovo la fiera in gabbia che misura la sua prigionia non con i passi, ma con il susseguirsi di mala-pensieri familiari, sempre gli stessi.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco meccaniche automatiche che scattano al mio passare e mi fanno compagnia, fino a casa.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco che non sono più capace di fissare lo sguardo all'infinito e tutte le luci che si perdono chissà dove.
Questa è mezzanotte e mezza. Ecco i brividi che fanno inasprire la pelle intorno a certe canzoni lasciate cadere, sopra a quelle parole che sono troppo... troppo....
Questa è mezzanotte e mezza. Eccoci, da capo, al punto di partenza. Ora vorrei provare a smettere di fare nuovi vecchi errori.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento