23 novembre 2013

Col tuo malestare

Se la materia fosse una macchinazione della nostra immaginazione, avrebbe solamente due stati. Solida, quando immobile e connessa a se stessa, e gassosa, quando mobile e in continuo allontanamento. Chiedendoci come sarebbe uno stato intermedio, immagineremmo una mistura eterogenea di solido e gassoso, come rocce frizzanti e pietre con le bollicine. Così noi ci immaginiamo, agglomerati di stare soli, costellati di particelle di stare insieme. Se una relazione non fosse una immaginazione, potremmo riempirla e prenderne la forma con questa cosa che abbiamo. Placidi, come i laghi dentro ai vulcani.

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