28 ottobre 2005
Se credi che un uomo possa essere il tuo migliore amico, allora non hai mai avuto un cane
Ieri sera pensavo di decidare due righe o più a Billie. Ma oggi è già tutto cambiato, non ho lezioni di vita da impartire, solo un vago senso di irrazionale riconoscenza che vorrei trasmettere a qualcuno, ma non so come. Una volta mi hai chiesto se avessi un obiettivo nella vita, e io senza pensare ho risposto: "Essere felic..." per poi tagliare la frase a metà. Tu volevi tranquillizzarmi e mi dicesti "Beh, non c'è niente di male a voler essere felici", "Già" risposi. Ma non era ciò che intendevo veramente. Oggi credo che il primo passo dell'obiettivo che ancora non riesco a mettere a fuoco sia essere consapevole delle fortune che ho. Abbiate pazienza se sembro patetico. Mia nonna mi racconta di quanto fosse difficile vivere al tempo della sua gioventù, ogni giorno la cosa più importante era davvero avere di che mangiare. "Il nostro pane quotidiano". Oggi, avere la fortuna di vivere in uno stato di abbondanza e sentirmi ancora infelice mi fa vergognare di me stesso. Sento di mancare di rispetto per tutti coloro che hanno sofferto e fatto sacrifici per permettere a me di vivere meglio. Forse dovrei cercare un po' meno la mia felicità e sforzarmi un po' di più per darne un po' a chi se la merita più di me.
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