Ti parlo in corsivo, ma non il corsivo misurato prima, né il corsivo cucito, il corsivo dei miei quaderni con la mano sinistra. Le storie sussurrose che ci puoi mettere il pane a galleggiare e a inzupparsi. Il pane scompare sotto la superficie, e si fa dimenticare. Poi butti giù, e lui ti tocca, dove neanche tu.
13 luglio 2014
Variabili incognite e già impegnate
Figurarsi adesso. Che io mi figuro te, tu ti figuri me, e non aspettiamo più.
Ti parlo in corsivo, ma non il corsivo misurato prima, né il corsivo cucito, il corsivo dei miei quaderni con la mano sinistra. Le storie sussurrose che ci puoi mettere il pane a galleggiare e a inzupparsi. Il pane scompare sotto la superficie, e si fa dimenticare. Poi butti giù, e lui ti tocca, dove neanche tu.
Ti parlo in corsivo, ma non il corsivo misurato prima, né il corsivo cucito, il corsivo dei miei quaderni con la mano sinistra. Le storie sussurrose che ci puoi mettere il pane a galleggiare e a inzupparsi. Il pane scompare sotto la superficie, e si fa dimenticare. Poi butti giù, e lui ti tocca, dove neanche tu.
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