Una derivazione di quel circuito elettrico che è l'anima, il pianoforte. Lì al pianoforte ci si sta bene murati dentro; ed è come un mammifero che, per nutrire il proprio cucciolo, prende per sbaglio tutta la sua testa dentro la bocca. Il pianoforte è un sasso ed io sono lo stagno. Il filosofo si chiede: Il pianoforte è tensione o tranquillità? Qualcuno dalla galleria risponde: Ci sono le cose del mondo che si aspettano di essere sollevate, dal basso verso l'alto. E poi ci sono i tasti del pianoforte.
A nessuno capita mai, quando si è in attesa al ritiro bagagli dell'aeroporto, di essere il possessore della prima valigia ad uscire. Credo che il personale aeroportuale ponga una valigia fittizia in testa a tutte le altre, che agisca come anestetico per le masse in attesa.
Rimane solo da mettere tutti i numeri in cielo, e aspettare che il vento risolva il problema.